Gianluca Pagliuca baciò il palo dopo una papera che poteva costare molto cara: la finale di un Mondiale. Nella torrida estate di Pasadena, ai tempi supplementari di Italia-Brasile, il numero 1 azzurro rischiò di combinarla grossa non trattenendo un pallone centrale calciato dalla distanza da Mauro Silva, fortunatamente per Pagliuca il pallone rimbalzò contro il palo prima di tornare tra le sue braccia. Non è stato altrettanto fortunato, ieri, Daniele Padelli. Sul retropassaggio di Moretti, il portiere granata ha svirgolato il pallone con il sinistro, facendolo rimbalzare in fondo alla propria rete. Tutto questo è avvenuto non ai supplementari, come nel caso di Pagliuca, ma al 2′ minuto di gioco, quando per recuperare il Toro aveva ancora molto tempo a disposizione.

Nei restanti ottantotto minuti, più recupero, la squadra di Ventura è stata invece autrice di una delle più brutte prestazioni di questa stagione: Quagliarella, Martinez, Maxi Lopez, El Kaddouri e tutti gli altri non sono quasi mai riusciti a impegnare Sepe mentre, dall’altra parte del campo, Padelli ha cercato di riscattarsi con un paio di buoni interventi. La squadra granata è apparsa stanca, confusa, incapace di reagire al colpo subito. Il risultato finale pesa però come un macigno sul giudizio del portiere del Toro, trasformatosi ben presto nel bersaglio su cui moti tifosi hanno sfogato la propria rabbia. Quello commesso da Padelli è però un errore che nei campi di calcio si vede più spesso di quello che si può pensare. A far passare inosservati tali sbavature è spesso il fatto che a commetterle sono dei giocatori di movimento, e non dei portieri, che difficilmente provocano delle autoreti. 
 
Da quando è tornato a riprendersi la porta granata, dopo aver lasciato la maglia da titolare a Gillet a causa di un altro errore con i piedi – il passaggio sbagliato a Cagliari che consentì ai sardi di passare in vantaggio prima della rimonta firmata Glik e Quagliarella – Padelli è stato tra i principali protagonisti della rimonta compiuta in campionato dal Toro: dalle parti basse della classifica ad una posizione a ridosso della zona Europa League.  Ora il numero 30 granata dovrà ritrovare al più presto quella concentrazione che la papera commessa ha sembrato toglierli soprattutto nel primo tempo. “Sono dispiaciuto per il risultato di oggi dipeso in gran parte dal mio errore, tuttavia, – ha postato il portiere sul proprio profilo Twitter – non posso permettermi di pensare insistentemente alle mie insoddisfazioni e devo necessariamente convogliare tutte le energie sulla partita successiva per far sì che quello di oggi rimanga un episodio”.  D’altra parte, come ha sottolineato Ventura nel post partita: “Solo chi non gioca non sbaglia mai”.
 

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